Maurizio
Massasso.it

Bestie!

Bestie. Non esiste un altro termine per definirvi.
Sto parlando di quelli che ancora una volta hanno messo a repentaglio la sicurezza di noi piloti e navigatori prendendoci a pietrate in prova.
Stavolta è successo alla ronde del Freisa e Malvasia.
E ne hanno fatto le spese i primi tre equipaggi a quanto ne so, Botta, Sala e Patrucco con in macchina l’amico Gil Calleri.
Se le notizie sono confermate, Roberto Botta è stato colpito sul cofano, i Sala nella portiera e Mauro Patrucco sul vetro anteriore.
Si parla di pietroni grossi come palloni da calcio. Incredibile, non ci sono altre parole.

Come giustamente scritto su Rallylink, anche io faccio fatica ad esprimere la rabbia e la paura che ho quando leggo queste cose.
Ma possibile che ci sia sempre qualcuno che in un modo o nell’altro deve sottolineare quanto sia sconfinata la deficenza umana?
L’anno scorso a Vesime la ghiaia, quest’anno una pietrata! Con, chiaramente, il rischio che uno “scoglio” entri dentro la macchina e le conseguenze che purtroppo tutti abbiamo visto ai tempi delle pietre dai cavalcavia dell’autostrada!
Ma stiamo scherzando? Qui non si tratta più di semplice vandalismo ma di tentato omicidio. Un crimine che prevede qualche anno di galera.
Spendiamo una fortuna in tute, caschi, collari hans e tutto il resto oltre che negli allestimenti delle vetture e poi dobbiamo anche avere questo “valore aggiunto” al rischio portato da dei cretini che per qualche motivo (non riesco a capire quale! proprio non riesco…) deve inghiaiare una sinistra 5+ o mollarci una palla da bowling sul vetro.
E non venitemi a raccontare che è per filmare degli incidenti perchè sarebbe veramente da fucilazione, altro che denuncia!
Possibile che non vi passi per la testa nemmeno per un secondo che qualcuno potrebbe farsi male sul serio? Fino addirittura a rimetterci le piume?
No, non capisco proprio. Non capisco quale mente contorta o potenzialmente criminale sia in grado di arrivare a tanto!
Certo, con i tempi che corrono ed i ragazzini che qualche settimana fa hanno fatto deragliare un treno a Milano perchè “non sapevano cosa fare” e “volevano vedere cosa succede”, non c’è molto da stupirsi.
L’unica cosa che capisco è che dovrebbero essere studiati come cavie da laboratorio per capire il perchè, se esiste, di queste deviazioni mentali!

Non so come sia possibile arrivare a rintracciare questi idioti perchè una PS è difficile da controllare centimetro per centimetro, però credo che con un camera car in posizione strategica qualcosa sia possibile fare.
Non so, ipotizzo, ma magari una camera posta sul tetto, come ormai si vede su molte vetture, credo sia in grado di fornire immagini che eventualmente siano utilizzabili per risalire a chi c’era a bordo strada.
Lo so, guardo troppo CSI e NCIS, però lasciatemi pensare che ci sia almeno un modo per poter mettere le mani addosso (in ogni senso) a queste bestie che si permettono, per divertimento, di giocare con la pelle degli altri.
A Vesime ci sono state, e a quanto ne so sono ancora in corso, conseguenze legali quindi un minimo di speranza continuo ad averla.

Piena solidarietà da parte mia a Roberto Botta e Piercarlo Capolongo, ad Andrea e Marco Sala e a Mauro Patrucco e Gil Calleri.
Un augurio che prima o poi questi che hanno lanciato pietre si trovino un tronco d’albero caduto in mezzo alla strada mentre tornano a casa.
Se vi diverte così tanto, provatelo in prima persona cosa vuol dire! Dovreste esserne contenti no?

Giusto per dare un’idea, ecco un paio di immagini (fonte: cameracar.org)

Il fotogramma che riprende la pietra dalla macchina di Botta

Il fotogramma che riprende la pietra dalla macchina di Botta

 

Il vetro della macchina di Calleri

Il vetro della macchina di Calleri

 

Mi pare non ci sia nient’altro da aggiungere vero?
Maurizio

Edito dopo la precisazione di Kapo su Rallylink:

Una cosa che non sapevo è che nei Ronde i commissari devono essere a vista tra loro, ciò significa che probabilmente, se il regolamento fosse stato rispettato, qualcuno avrebbe potuto individuare i dementi che stavano in quella zona.
Ecco qui la norma:

Il percorso di ogni gara, che può essere sottoposto a ispezione preventiva da parte della S/Commissione Rallies, deve comprendere una Prova Speciale (PS) e un percorso di trasferimento.Il fondo della PS può essere asfaltato, sterrato o innevato. In caso di percorso innevato, nel regolamento particolare di gara deve essere indicata la tipologia dei pneumatici ammessi. La PS deve avere una lunghezza compresa tra i 10 e i 25 Km e deve essere ripetuta quattro volte. Dopo ogni ripetizione, devono essere previsti un riordinamento e un parco assistenza. Lungo il percorso della Prova Speciale il posizionamento dei Commissari di percorso deve intendersi “a vista”.

Quindi, rispettando quanto scritto, i commissari dovrebbero aver avuto una copertura del 100% della prova, incluso il tratto incriminato.
Lo so, è difficile avere i commissari per coprire tutto il percorso a vista, però rispettando il regolamento sarebbe stato possibile beccarli al volo ‘sti bastardi…

 

Maurizio Massasso

11 Novembre 2008